8 anni

Questa settimana hai compiuto 8 anni e, per la prima volta negli ultimi anni, non sono riuscita a fissare qui i miei pensieri per mancanza di tempo. Mi è dispiaciuto molto. Non è una tradizione che vorrei interrompere perché credo che un giorno sarà bello per te leggere. E così, oggi che ho un pochino di tempo, ti scrivo lo stesso.

E’ un periodo di grandi contrasti fra noi e discussioni infinite anche per poca cosa. La tua opposizione la riservi soprattutto a me, al punto da farmi pensare di essere davvero tanto arrabbiato con me.

Non così intensamente quanto tuo fratello, ma anche tu stai soffrendo. Per te è solo a causa di un inserimento scolastico difficile perché comunque sei felice di essere qui in Italia. Forse, un po’ per il fatto che sei cresciuto tanto fisicamente in pochi mesi e sembri grande, un po’ perché scegli quasi sempre di reagire provocando me, mi sembra di non riuscire del tutto ad aiutarti. Mi pare che ci sia sempre un muro fra di noi. Ed io, che sono angustiata già per tuo fratello, non ho forse sufficiente energia per provare ad abbatterlo.

Mi provochi in continuazione, quando mi vedi giù ancora di più ed è difficile ricordare in quei momenti che anche tu hai bisogno di me. E’ più facile “leggerlo” come un affronto personale che mi fai. E non sai quanto mi dispiaccia. Dover sempre discutere e litigare.

Poi ci sono momenti in cui capita che ti riconosca ancora come il mio bambino. Senza filtri. Miei e tuoi.

Come quando ti guardavo, sul palco della recita di Natale qualche giorno fa, mentre cantavi e la tua testa si girava continuamente, prima verso il maestro che dirigeva, poi verso di me per controllare se ti stavo guardando. Tante volte, quasi ad ogni istante.  Mi hai dimostrato che avevi bisogno che i miei occhi fossero solo su di te.

O come quando vengo a scuola nei pochi minuti che ci sono concessi mensilmente per vedere le verifiche fatte, tu vuoi sempre che io sia l’ultima ad andare via. Continui a farmi sfogliare il raccoglitore e vuoi pure che guardi i quaderni che porti anche a casa e che ho visto decine di volte. E quando dico che devo andare, controlli se è vero che gli altri genitori se ne sono già andati. Ancora una volta mi dimostri che la mia attenzione è vitale per te.

O come quando subisci uno sgarro da un tuo compagno. Prima era solo rabbia a casa, ora hai imparato a fare uscire le lacrime ed a mostrarti debole. Ce lo racconti subito con gli occhi pieni di voglia di piangere. E sei stato solo tu a capire come potevi farti comprendere meglio da noi. Abbassando le difese. Sei stato più bravo di me a mostrarmi la via giusta. A farmi capire che anche tu hai bisogno di protezione. Anche se cerchi in tutti i modi di farmi arrabbiare.

Cercherò di tenere più a mente d’ora in avanti questi momenti. In cui tu abbassi le barriere e ti mostri come sei davvero. Questa è la mia promessa per te.

So che non ti aiuta anche vederci preoccupati e tutti intorno a tuo fratello. Tu che già misuri in continuazione cosa riceve lui e cosa tu. Purtroppo in questo momento è inevitabile che sia così perché il malessere di tuo fratello ci prende tanta energia.
Abbiamo tutti necessità di trovare nuovi equilibri e sono certa che ce la faremo cercando di stare uniti. E, soprattutto, cercando di mettere da parte dispiacere e rancore per i comportamenti altrui che, a volte, rendiamo più grandi di quello che sono in realtà.

Mi ha detto la maestra che è una cosa incredibile ed eccezionale come tu riesca a dimenticarti gli sgarbi subiti, giocando di nuovo fiducioso anche con il compagno che ti ha fatto soffrire poco prima. E’ una cosa bellissima. Non farsi scalfire dai comportamenti altrui anche se ci hanno fatto male e continuare ad andare avanti a cuore e braccia aperte. Vorrei proprio imparare da te.

Ieri mi hai fatto dannare per poche righe di compiti perché quando non vuoi fare una cosa, non c’è niente che io possa dire o fare. Ma stamattina mi hai mostrato a scuola con lo sguardo più luminoso il voto della verifica di italiano: 9+. Tu che hai frequentato prima e seconda elementare facendo solo inglese e che stai studiando la grammatica italiana da poco più di 3 mesi.
Non posso dirti altro che sono tanto orgogliosa di te tesoro mio e che ti voglio bene anche se l’espressione che mi vedi di più in volto ultimamente è quella arrabbiata!
Ti prometto che ci provo a sorriderti di più…