Durante il Songkran scuole e uffici sono chiusi per cui da tempo avevamo prenotato una settimana di vacanza sull’isola di Koh Chang. Fino all’ultimo non sapevamo se saremmo potuti andare a causa del mio stato di salute dopo la Dengue, ma per fortuna un paio di giorni prima della partenza la mia pressione è tornata normale e mi sono sentita più in forze. Koh Chang è la seconda isola della Thailandia per estensione. L’abbiamo scelta perché si trova a sole 5/6 ore d’auto da Pattaya e perché potevamo imbarcare anche l’auto sul traghetto, portandoci dietro tutto l’occorrente considerando che Diego ha solo 17 mesi e quando ci spostiamo bisogna portarsi ancora un sacco di cose. Per lui era anche la prima volta in albergo. Inoltre è un’isola ancora abbastanza lontana dal grande turismo internazionale e mantiene la sua aria selvaggia. I traghetti partono dal molo di Laem Ngop situato vicino a Trat, capoluogo dell’ultima provincia prima del confine cambogiano. La traversata dura solo mezz’ora. Koh Chang ti appare subito come un’isola verdissima, completamente ricoperta da una fitta giungla che arriva fino alle spiagge.
Il piccolo molo è stato letteralmente strappato alla foresta e le case del piccolo villaggio sono palafitte sul mare per mancanza di spazio.
E’ un’isola montuosa e l’unica strada esistente segue la costa in un sali e scendi continuo.
E’ detta anche “Isola degli elefanti” in quanto la sua forma ricorda un po’ la testa di questi mammiferi. Sull’isola ne sono presenti molti esemplari. E’ facile incontrarli mentre pascolano liberi.
Diego che adora gli animali è letteralmente impazzito nel vederli.
E’ possibile anche organizzare delle escursioni “a bordo” degli elefanti per visitare la foresta e i suoi molti abitanti.
Koh Chang fa parte di un parco naturale che comprende anche le sue circa 50 isolette satelliti, la maggior parte delle quali è ancora disabitata. Si possono fare tante escursioni per andarle a visitare in giornata. Le spiagge più belle dell’isola si trovano sul lato occidentale di Koh Chang: White Sand Beach, Khlong Prao e Lonely Beach. Il nostro resort, il Centara, era al centro di Khlong Prao Beach, una spiaggia lunghissima di sabbia bianca ornata da grandi palme. In questo periodo dell’anno è interessata dalla bassa marea che la rende perfetta per i bimbi in quanto la spiaggia diventa molto profonda e qua e là ci sono grandi pozzanghere dove possono sguazzare e correre senza nessun pericolo e costruire castelli e canali con la sabbia fine.
Ci sono tante conchiglie con dentro i piccoli molluschi e granchi di tutte le dimensioni che hanno affascinato sia Diego che Carlo Alberto.
La marea poi ritirandosi crea dei disegni molto belli sulla sabbia.
L’unica nota negativa è che sul fondo ci sono molte piccole rocce che diventano pericolose quando provi a fare il bagno e ci appoggi il piede sopra. Indispensabili quindi delle scarpette per l’acqua.
Devo dire poi che i bimbi si divertivano molto sulla spiaggia, ma poi il bagno preferivano farlo nelle grandi piscine di cui sono dotati tutti i resort. Il meteo purtroppo non è stato clemente con noi e per metà settimana abbiamo avuto tempo brutto che ci ha dato un’idea di quella che sarà la stagione delle piogge qui in Thailandia.. Noi però non ci siamo persi d’animo e ne abbiamo approfittato per visitare l’isola, scendendo dall’auto non appena smetteva di piovere. Devo dire poi che la spiaggia aveva un suo fascino anche con il cielo nuvoloso quando si tingeva in tutte le scale del grigio e del beige.
Verso sera poi le piogge cessavano e il cielo ci regalava dei tramonti meravigliosi che rendevano l’atmosfera magica.
Leggi anche gli altri due articoli:
Seconda Parte del viaggio a Koh Chang
Terza parte del viaggio a Koh Chang
3 thoughts on “Viaggio a Koh Chang prima parte”
che vegetazione meravigliosa…..
bello davvero…
che immagini splendide!!!!!!
Purtroppo ho letto solo oggi delle vostre ultime disavventure….spero di cuore che ora stiate tutti bene e vi godiate appieno questa meritatissima gita.
Con invidia,dato che qui continua a piovere e la primavera tarda ad arrivare abbraccio te e tutta la tua famiglia.
Ale
Sono dei luoghi veramente incantevoli, e tu li descrivi molto bene, sembra quasi di esserci! Spero che la gita abbia fatto bene a Carlo Alberto e tè, e che quel brutto periodo sia solo un ricordo. Diego è delizioso, un caro saluto per tutti. Nuccia