Girovagando fra blog e Facebook ho visto centinaia di foto e racconti di bellissimi viaggi estivi. Un tempo anch’io narravo di luoghi visitati e scoperti più o meno lontani. Quest’anno no. Quest’anno la nostra è stata l’estate delle cose semplici. Un lungo spostamento per tornare in Italia e passare le vacanze per la maggior parte del tempo nella nostra casa, viverla appieno come forse non era ancora mai successo perché prima, d’estate, andavamo sempre in vacanza.
Ci siamo goduti il giardino giocando con i bambini e facendo grigliate con gli amici. Abbiamo portato tanti fiori dentro casa per goderceli in ogni momento.
Abbiamo fatto lunghe passeggiate a piedi e in bicicletta nelle strade attorno a casa fra vigneti, campi gialli di grano prima e campi rasati dopo comunque belli per la presenza delle rotoballe. Carlo Alberto ha preso confidenza con la bici senza rotelle ed è stato bello pedalare tutti insieme.
Due soli spostamenti, per andare a trovare gli affetti. Prima dai miei genitori in Romagna, dove le giornate sono trascorse altrettanto tranquillamente fra il verde delle colline. I bimbi si sono goduti le attenzioni dei nonni, degli zii e dei cugini. Ho finalmente portato Diego alla “terra” di mio padre, un appezzamento di terreno dove lui trascorre la giornata per hobby curando l’orto, una piccola vigna, i suoi cani e le galline.
Non vedevo l’ora che Diego iniziasse ad assaporare il mondo di mio padre che tanto aveva affascinato anche Carlo Alberto.
E’ stato bello vederli correre insieme nella vigna, seguire mio padre nei suoi lavori, toccare da vicino gli animali e salire su un trattore vero.
Il secondo spostamento in aereo con destinazione Calabria per andare a trovare gli altri nonni. Pur essendo al mare, quest’anno avevamo meno voglia di andare in spiaggia dato che ormai viviamo al caldo tutto l’anno. Ci siamo dedicati principalmente agli affetti. Ai nonni sì, ma anche agli zii, agli amici e soprattutto all’ultima arrivata, la nostra nipotina, e a colui che invece ha visto nascere tutti, il nonno di Francesco. Sarà perché io i nonni non li ho più da tanto tempo, sarà perché ho conosciuto solo la mia nonna materna ed anche lei se ne è andata nella mia adolescenza quando i miei 15 anni e i 74 fra di noi mi impedivano di capirne il valore, sarà perché il nonno di Francesco è una persona non comune, ma io sono tanto affezionata a lui. Mi ha emozionato particolarmente fotografarlo con i piccoli di casa, vedere le mani rugose intrecciarsi a manine e piedini teneri.
Complice una giornata inaspettatamente fredda e piovosa abbiamo dedicato in un certo senso sempre a lui, che ne è un profondo conoscitore e da studioso tanto ha scritto sull’argomento, qualche ora passata agli scavi archeologici.
E’ stato denso di significato vedere i resti di Locri Epizefiri, l’ultima colonia della Magna Grecia in Calabria, tenendo tra le mani uno dei libri scritti dal nonno.
E’ stato sorprendente immaginare Locri come una grande potenza della Magna Grecia, culla delle arti e della cultura, che diede i natali a poeti e studiosi, fra cui Zaleuco, considerato il primo legislatore occidentale. Fa riflettere che la prima città dell’intero Occidente ad avere un codice di leggi scritte, sia stata ed in parte ancora è, un luogo dove la legge si è sottomessa per tanto, troppo tempo alla ‘Ndrangheta.
E tutto intorno agli scavi i tanti ulivi secolari, simbolo di una terra a tratti aspra ed inospitale, ma che tanto sa offrire a chi va oltre alle apparenze e ai pregiudizi.
Questa è stata la nostra estate delle cose semplici, piena di cose all’apparenza piccole, ma nella realtà grandi e profonde.
Ora siamo di nuovo in Thailandia, che al solito, semplice non lo è. Abbiamo avuto una brutta accoglienza. Il proprietario ci aveva chiesto di poter fare un nuovo impianto di condizionamento mentre non c’eravamo, peccato che si fosse dimenticato di verificare che i lavori fossero finiti. E così, dopo 21 ore di viaggio, siamo arrivati in una casa che era un cantiere, con le camere inagibili e l’impianto di condizionamento ancora da installare. Siamo riusciti a sistemarci in una stanza con il condizionatore funzionante, abbiamo dormito tutti e 4 in un lettone, fatto colazione in una cucina piena di operai e zanzare con 45 gradi, pranzato e cenato al ristorante per 4 giorni. In tutto ciò Carlo Alberto ha iniziato la prima elementare ( qui Year 1 ) un po’ addormentato e tramortito, ma con grande entusiasmo. E questa è stata la cosa più importante, il resto piano piano si è sistemato.
12 thoughts on “L’estate delle cose semplici”
che brutto tornare dopo un lungo viaggio e trovare la casa sotto sopra!Che emozione vedere le foto del nonno,mi ricorda tanto il mio che adesso non c’è più.Saluti dal Salento
Mi emoziono anch’io nel rivedere le foto del nonno…
Un saluto anche a te!
Io amo le cose semplici, se poi si parla di famiglia e affetti è davvero la cosa migliore lasciarsi cullare da sguardi e abbracci.
Per voi vuol dire anche farne tesoro per tutto il tempo in cui sarete lontani.
Foto come sempre bellissime.
Buon inizio scuola al tuo ometto!
Sì infatti, abbiamo cercato di fare scorta d’affetto per i prossimi mesi lontani…
Grazie, il mio ometto mi sta stupendo per il suo entusiasmo riguardo la scuola…
Le cose semplici sono quelle che ‘servono’ veramente per ricaricarsi e poi ripartire! I nonni sono un bene prezioso, la nostra storia , il nostro passato, la saggezza e la pazienza! Certo non è’ facile ritornare in un Paese meraviglioso come la Thailandia ma così pieno di contraddizioni! I thailandesi hanno tanti pregi ma la loro ‘organizzazione’ e’ così diversa dalla nostra! Io sono stata sempre di passaggio li ma ricordo benissimo che il loro ‘no problem’ mi infastidiva molto. Decisamente diverso dal no problem indiano! Comunque amo leggere quello che scrivi perché’ intravedo, comunque, una bella filosofia di vita e tanto tanto ottimismo! Un abbraccio virtuale alla tua meravigliosa famiglia Federica
Sì, quando c’è un problema da risolvere, per i Thailandesi risolverlo non è mai una priorità!! Grazie per le tue belle parole! Un abbraccio anche a te
che bellissimo racconto e stupende come sempre le foto!
Grazie Valentina! A presto
Ma quindi va decisamente meglio laggiù?
Sì! A parte il brutto rientro, le cose stanno filando bene. I bimbi non hanno faticato troppo a riprendere il fuso orario ed in 5/6 giorni si sono rimessi a posto. Carlo Alberto ha iniziato la scuola con grande entusiasmo stupendomi molto quindi spero che duri!! L’unico che sta un po’ soffrendo è Diego perché si era abituato a stare quasi tutto il giorno all’aperto mentre ora, per caldo e zanzare, stiamo molto in casa. Devo cercare di organizzarmi in qualche modo fin quando non andrà all’asilo..
Ti assicuro che è di gran lunga il racconto di vacanze più bello che abbia letto quest’anno.
Meraviglioso.
Bellissime foto, e tutto il post trasmette un calore e un senso di pace incredibili!
Grazie Elle…
era proprio quello di cui avevamo più bisogno: pace, serenità, affetti e contatto con la natura