Se passate più giorni a Chiang Mai, vale la pena dedicare un’oretta alla visita del villaggio degli ombrelli Bor Sang (o Bo Sang).
Gli ombrelli di bambù fatti a mano sono infatti un prodotto artigiano tipico del nord. Costituiscono anzi uno dei souvenir da acquistare per ricordare il vostro viaggio in Thailandia.
Sull’origine di questi ombrelli non si hanno notizie precise. Si sa per certo che vengono prodotti in questa zona da più di due secoli. La leggenda narra che fu un monaco che era stato in viaggio in Birmania a vederli per la prima volta e che poi insegnò a farli agli artigiani al ritorno nella sua casa. Questa si trovava proprio nell’attuale villaggio degli ombrelli Bor Sang. Inizialmente gli artigiani li costruirono per donarli ai templi e ai monaci in occasione di celebrazioni speciali. Nel buddhismo infatti gli ombrelli rappresentano la protezione dalla sofferenza e dal male. In Thailandia sono anche un simbolo di regalità. Infatti i sovrani Thai siedono su troni posti sotto ombrelloni di nove livelli. Nell’uso quotidiano venivano invece usati nelle case per ripararsi da pioggia e sole.
Pare che questi ombrelli ebbero così tanto successo, che gli artigiani iniziarono a costruirli in larga scala e a venderli nei loro mercati. L’attività diventò così proficua da trasformarsi per questa zona in principale fonte di reddito dopo i raccolti agricoli.
La produzione oggi nel villaggio degli ombrelli Bor Sang
Ai nostri giorni, vengono prodotti diversi tipi di ombrelli, ma i vari componenti sono rimasti come in originale e vengono rigorosamente costruiti a mano seguendo tutte le antiche tecniche.
La struttura, in bambù, è piuttosto complessa ed è creata tagliando il bambù con il solo uso di un cortellino per costruire poi a mano il manico e la struttura a raggiera.
Sotto a questa le donne intrecciano uno o più fili colorati creando anche intrecci complessi molto decorativi.
Quel che varia maggiormente è la copertura che può essere fatta di carta, seta, poliestere o canvas. Quella originale è di “sa-paper”, ovvero la carta di gelso.
Questa viene ricavata dalla corteccia dei tanti alberi di gelso presenti nelle foreste del Nord della Thailandia. La carta è realizzata con tecniche tradizionali di macerazione della corteccia. Una volta all’anno, dopo la stagione delle piogge, questa si può estrarre facilmente senza danneggiare l’albero. Viene poi bollita per giorni in vasche colme d’acqua e di cenere e pestata per separare la polpa dalla fibra che con delicatezza viene prelevata ed estratta su appositi telai. Ci si possono aggiungere anche dei coloranti naturali.
La carta così ottenuta viene poi messa al sole ad asciugare.
Con i fogli di carta vengono poi create le coperture che vengono impermeabilizzate da diversi strati di lacca. Quando sono asciutti, vengono dipinti a mano dagli abili artigiani che sono velocissimi. Fra i disegni più ricorrenti ci sono uccelli, fiori, draghi ed elefanti.
Oggi vengono usati principalmente nelle cerimonie religiose e come oggetto decorativo nelle case. Io stessa, me ne sono portati a casa tre dal mio viaggio a Chiang Mai e li tengo in sala in una cesta!
Tutti gli anni nel terzo weekend di gennaio, proprio a Bor Sang, si tiene una fiera di tre giorni, il Bo Sang Umbrella Festival, in cui gli artigiani espongono tutti i loro ombrelli colorati. Val la pena andare nel pomeriggio in modo da poter ammirarne i colori con la luce. Se possibile potete fermarvi a cena quando molti degli ombrelli vengono dotati di luce e si trasformano quindi in lanterne.
Info pratiche per raggiungere il villaggio degli ombrelli Bor Sang
I centri produttivi si trovano sulla San Kamphaeng Road a Bor Sang a circa 8 km a est dal centro di Chiang Mai. Si può raggiungere facilmente in taxi o con i songteaw.
Si consiglia la visita del Umbrella Making Center. Qui potrete vedere gli artigiani all’opera in tutte le varie fasi di lavorazione.
Aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 17.00.