Ecco una nuova selezione degli articoli più belli dai Blog Italiani nel Mondo, come sempre in ordine di uscita:
“Tanto poi passa” del blog “Bellezza rara” dal Lussemburgo
Una nuova dieta fa pensare all’autrice ai periodi passati dopo essere stata lasciata, quando si nutriva d’aria per la disperazione. E a quanto le dava fastidio sentirsi dire che tutto sarebbe passato. Tanto che lei stessa non si sente di dirlo a chi sta soffrendo per un abbandono. Anche se, a posteriori deve ammettere, che era proprio così. Scrive:
“Non dico mai «Tanto poi passa», questo no. Anche se poi passa sempre. Eccome se passa. E quando passa, quando alzi gli occhi e vedi che la vita è colorata, molto più colorata di quanto avessi mai potuto immaginare, magari a volte capisci anche che è più colorata proprio perché qualcuno si era messo fra te e il sole e aveva deciso di non lasciar più passare la luce e di chiuderti in un mondo buio.”
“Cari papà di figlie femmine” del blog “50 sfumature di mamma” da Panama
Un bel post in cui l’autrice ci racconta come le piacerebbe che tutti i papà crescessero le loro figlie femmine. Scrive:
“Fatele sentire importanti perché è questo che dovranno cercare negli uomini, un giorno, quando avranno voglia di amare. Perché dovranno saper riconoscere il vero amore, i veri uomini, quelli che non ti sminuiscono, quelli che non ti mettono da parte, quelli che ti rispettano sempre e comunque, quelli che ti considerano un essere umano al loro pari, e non una donna e in quanto tale…inferiore. Quelli con cui fare un figlio perché un figlio è di entrambi i genitori.”
“Au revoir Paris” del blog “Andiamo mamma” da Parigi
L’autrice sta lasciando Parigi dove ha vissuto una bella esperienza di espatrio con la sua famiglia. C’è tristezza nell’abbandonare la loro vita piena, ma nessun rimpianto per la scelta fatta di accettare anni prima l’espatrio ed anche entusiasmo nell’iniziare una nuova avventura in Italia. Scrive:
“Perché è vero che ogni trasloco costa enormi strappi e tanta fatica, ma è altrettanto vero che il rimettersi in gioco ogni volta è un potentissimo anti depressivo: il cambiamento genera curiosità, energia, autostima, sfida, apertura mentale, ed è il collante più forte di una famiglia. Spesso mi sento dire “questi bambini non avranno radici”. Non sono d’accordo. Le loro radici sprofonderanno nell’unione familiare, nello spirito di squadra che avrà caratterizzato ogni nostra e loro avventura, nella consapevolezza che dopo ogni distacco c’è un attaccamento, che dopo ogni perdita c’è una conquista, che casa siamo noi e non necessariamente una città.”
“L’ultima notte” del blog “I Cerruti in india si trasferiscono negli States” dalla California
Per l’autrice è arrivato il momento di salutare per l’ennesima volta una casa, una città e la sua vita lì per volare verso un’altra destinazione. È l’ultima notte ed è inevitabile fermarsi ad ascoltare e pensare. Scrive:
“Certe notti sono cosí intense e dense di significato. Sono le ultime notti in un luogo che abbiamo chiamato casa. Gli ultimi momenti di gesti che si sono ripetuti uguali anno dopo anno, a spegnere la stessa luce, a barcollare nello stesso buio, a sentire fuori dalla finestra gli stessi rumori di sempre.
È arrivata la nostra ultima notte, quella in cui tra montagne di scatoloni cerchi di chiudere gli occhi sapendo che la notte successiva non ci saranno più le stesse quattro mura a proteggere i tuoi sogni… ce ne saranno altre da qualche parte che con il tempo diventeranno tue.”
“1 week after” del blog “Alice e la bestia” dagli USA
Anche per l’autrice e la sua famiglia è ora di lasciare gli Stati Uniti per una nuova avventura. Scrive questo post per ringraziare i vicini che li hanno aiutati tanto e hanno dimostrato loro tanto affetto. Ed è sempre così difficile lasciare le persone che ci sono state vicine. Scrive:
“E’ una fatica e un dono infinito, questo constante trovare anime gemelle per poi doverle salutare e dover in qualche modo ricominciare.”
“Due sovrani in ascolto” del blog “Giappone Mon Amour” dal Giappone
L’autrice diventata madre due anni fa, ci annuncia una nuova gravidanza che torna a trasformare il suo corpo in un modo che, nonostante la gioia, non è sempre facile accettare. Nonostante quella pancia nascondi meraviglia. Quella pancia attraverso la quale suo figlio cerca di parlare al fratello. Scrive:
“Sono due sovrani in ascolto, di cui fungo a divisorio, a parete, il padre a cassa di risonanza, la casa a ennesimo contenitore. Siamo tutti in ascolto, siamo tutti in attesa di un diverso confronto.”
Per oggi ho finito, buona lettura!